giovedì, febbraio 28

Non Voto primo partito


Che poi mi faccio prendere da queste discussioni sul govern Grillo si, Bersani no, si, forse, e mi sono un attimo distratto. Con un'affluenza del 75% l'astensionismo è uno dei protagonisti indiscutibili di queste elezioni ma nessuno lo dice, forse l'unica espressione di protesta reale.



Allora: è vero che Grillo ha preso molto dai movimenti (badate bene, oggi va di moda chiamare 'movimento' qualsiasi partito, anche il PdL, io con movimenti, da uomo del mio secolo chiamo quelli sociali, No Tav, Studenti etc etc) ed è pure vero che molti di quelli che ne fanno parte, sopratutto delle frange meno radicali, lo hanno votato sperando così di veder realizzata l'aspirazione della lotta a cui partecipano e in cui credono. Questo può essere il caso dei comitati per l'acqua bene pubblico o per quelli No Tav (in Val di Susa il m5s ha ottenuto grandiosi risultati proprio promettendo un secco no all'opera) ma sopratutto è vero che oggi abbiamo un paese dove il 25% delle persone non è rappresentata.
Abbiamo un paese nel quale il un votante su 4 preferisce non andare a votare al voto di protesta, pressochè inutile, è la storia a dimostrarlo.
La vera domanda è: questo 25% cosa farà ora? Prenderà in mano il suo futuro, la sua vita, o si limiterà a perpetrare il silenzio con cui si è espresso non votando?

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