lunedì, maggio 19

Il delinguato

-Ma tu l'hai letto questo? M'ha detto mentre lo buttava sul tavolo, il libro ha fatto qualche centimetro scivolando sulla superficie e lui ha già spento il caffè. -Zuccero? -Uno grazie.

È figo? Si, è un po' strano ma è interessante perché all'inizio parla di un tizio, uno che è delinguato, cioè, crede di non avere la lingua e quindi non sente i sapori. Ossia lui mangia le cose e non ne sente il sapore, lecca un ghiacciolo, forse sente il freddo, in realtà non lo chiarifica nel libro ma a pensarci se pensa di essere delinguato, non sente nulla che tocca con la lingua. È uno che vive così, senza sapori, ma non perché non li sente, perché proprio non li vuole sentire, attravarso un chip hanno indotto il suo cervello a pensare che quello che sente non è reale, che quello che sente in realtà non esiste o se esiste è talmente debole che non lo sente. Penso sia una figata sta roba che ha tirato fuori con questa immagine del delinquato, uno che vive una vita sapida e non se ne accorge, è uno insoddisfatto. È una cosa molto attuale, se guardi in giro. La gente è frenetica alla ricerca di qualche cosa in continuazione. La gente non si soddisfa mai, ha molto, non tutto ma non gli basta, è sempre indecisa e questo la renda inappagata e triste, non sa scegliere è sempre affamata e va alla ricerca di qualcosa che troverà mai? - Si ma cosa vuol dire, è ovvio che uno va alla ricerca di sensazioni sempre migliori, altrimenti pensa che tristezza. - Chiaro, non sto parlando di smettere, di fermarsi, non si può smettere di fumare, cantava Gianco a suo tempo, non si può smettere di cercare, anche quando non si sa dove andare, lui canta e dice che se non vedi il disegno dei confini non devi aver paura dell'ignoto, dell'immenso, devi sentirti libero, leggero e così deve essere. Non puoi sentirti monco perché non senti un sapore. Il delinguato li sente tutti, è lui che non li vuole sentire, la gente che c'è in giro è alla continua ricerca di qualcosa senza assaporare a pieno quello che ha già raggiunto. La società è famelica, consuma senza goderne, non assapora, non si ferma a sentire il sapore di quello che ha non li riesce a capire fino in fondo perché va alla ricerca di un sapore nuovo, un sapore diverso, più intenso, più vero. Ma qual'è il sapore vero, quando uno si può concedere una pausa, dire cazzo questo me lo mangio ancora e ancora che è buono, sentilo, senti che sapore è complesso, me lo gusto, mi fermo un po' e cerco ancora. -Molta gente si ferma e assapora, dai, poi si stufa e continua a cercare magari un sapore nuovo, un sapore che dia una sfaccettatura ancora alla faccenda – Vero, l'importante è che non sia un delunguato e comunque ora vado che ho da fare, ciao.

-Dov'è la stazione più vicina, verso nord o sud? Penso a nord, saranno 6 km circa – Mi fa un biglietto per la? Quando passa il treno?

-Ciao, lavori qui? -Si sono in pausa, mi fumo sta cicca e poi torno a pulire sto cesso di stazione. - Ti prendi un caffè con me? - Si andiamo qui che conosco la barista, da dove vieni? - Da qui vicino sono in viaggio – Per dove? - Per qui, volevo fare un viaggio e non avevo molti soldi in tasca, tanto il viaggio cos'è? Fare tanti chilometri? Stare via molto tempo? Io non ho mai parlato con uno delle pulizie della stazione, ora posso, se stavo a casa non potevo. Fare un viaggio è un lavoro complesso, ci sono milioni di libri scritti apposta, da chi ha viaggiato, da filosofi che ne parlano e finti tali e forse sto dicendo cazzate, ma proprio prima, bevevo un caffè e mentre parlavo con un amico mi è venuto in mente di fare un giro, un viaggio una qualsiasi cosa per andare a provare nuovi sapori. Questo caffè ha lo stesso sapore di quello che ho bevuto prima – Allora vieni a sentire l'odore dei cessi, sto andando a lavarli.


- Dai ma perché spruzzi quel deodorantaccio chimico, il cesso rimane un cesso, l'hai pulito e basta, siamo alla stazione nessuno crederà di essere in alta montagna grazie a quelle essenze di freschezza alpina sintetizzate in zona industriale. - Butto tutto questo deodorante nell'aria così la gente pensa che sia meno zozzo. Se senti l'odore di pulito allora pensi sia pulito ma non è detto, se senti l'odore di merda è ovvio che è sporco. È come quelli che si mettono il profumo a coprire che non si lavano, come faceva Luigi XIV ma l'essenza non cambia, cambia il sapore che senti in bocca, cambia quello che senti nel naso ma la reale sostanza di quello che c'è sotto è una turca lurida. L'odore è importante, la gente vuole essere rassicurata e sentire un buon odore di detersivo quando entra qui e poi non è mai soddisfatta ma come faccio a trasformare questo buco in un cesso di lusso, non posso e quindi do loro la sensazione di trovarsi in un'esperienza diversa, a pisciare in alta montagna ma lo sanno che in realtà sono in questo cesso di questo buco di stazione, lo sanno che quello che sentono è chimico ma è l'illusione che li rassicura. La gente è insicura e se con una bomboletta posso rassicurarla mentre piscia allora spruzzo. - E fai bene, solo che vorrei che si fosse tutti più soddisfatti, che si godesse di quello che si vive, che si capisse il reale valore di quello che si ha,vado che è quasi il tramonto.

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