Ieri sera sono uscito con un mio amico invisibile Charles.
Il bello di passare delle serate con gli amici invisibili è
quello che se va tutto bene, si fa esattamente quello che vuoi tu.
Accade però, alcune sere, o pomeriggi, talvolta mattinate,
che non ti ascolta, non è soddisfatto del locale in cui si sta andando, è
freddo, ha sonno, non ha sonno, ha caldo, vuole chiacchierare etc.
Questo accade anche con gli amici invisibili. Accade a
tutti, prima o poi, che un amico invisibile non sia affatto di compagnia.
Il punto è che è proprio come quando si passa del tempo con
una persona fisica. Alle volte si ha la sensazione che non abbia voglia di chiacchierare,
che non ci ascolti, che non gli piaccia il bar in cui siamo o che ha freddo e
voglia troncare la serata per andare a casa.
Quindi sia che siamo con una
persona reale che con un amico invisibile siamo sempre vittime di noi stessi.
Dunque: la prossima volta che passo una serata con qualcuno
e mi chiederò se si sta annoiando o se gli piace il bar, prima dovrò capire
bene se mi sto annoiando io o almeno, se ho l’idea che si stia annoiando e poi
valutare di conseguenza.
Altra cosa che potrò fare sarà la domanda diretta, onesta, ma
che non impone una risposta altrettanto sincera e il dubbio rimarrà sempre.
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