venerdì, settembre 9

roma k.o. recensione


Ieri ero in treno e pultroppo con me, da leggere, avevo solo "roma k.o - romanzo d'amore droga e odio di classe" di Duka e Marco Philopat (con le lettere minuscole come da copertina).
 Alla fine sai cosa penso, Gerardo?
Abbiamo fatto bene a scatenare quel putiferio l’altro giorno...
È ora di farne scoppiare un altro.  

 



Qualche giorno fa ho parlato di Rumble bee, l'ultima "fatica" letteraria della coppia che 3 anni prima diede alle stampe questo roma ko.
Mi rammaricavo di non aver letto altro dei due e per questo ho comprato e letto la loro prima collaborazione. Potevo farne a meno. E' un libro brutto, non è scritto bene e la storia non  è avvincente, non è realistica, è patetica.
Si parla di cocaina ogni 3 righe e certi passaggi sembrano scritti per autoesaltazione ma essendo scritti male sono illeggibili. Sono un vorrei appartenere al movimento, esserne protagonista e voce, ma rimangono un desiderio.

Pagina 46. Stanno occupando il supermercato, c'è la descrizione di quello che accade: "Nel frattempo gira voce che l'ala pink sta organizzando un grande spettacolo di giocoleria e clowneria, i freak sono impazienti...I compagni della Sapienza invece, in puro stile copyriot, assaltano le librerie. I volumi vengono distribuiti nel tentativo di favorire l'autoformazione della moltitudine. L'espressione delle massaie che si trovano in mano l'Etica di Spinoza con testo in latino a fronte è imperdibile..."
La narrazione, schiacciata su un discorso diretto basato su dialoghi improbabili, è affidata ad uno pseudogiornalistadrogatospiacciatoremezzomafioso che durante il libro non fa che denigrare l'altro protagonista, un ipotetico Duka per l'impegno politico e poi se ne esce con baggianate tipo quella di pagina 46 dove ci sembra leggere un suo entusiasmo per la "formazione della moltitudine" che comunque poi ritiene una cazzata, da come descrive le massaie, luogo comune berlusconiano, alle prese con la cultura.
Per il resto il libro è un elenco di concerti, poi banalotto si chiude su se stesso fino a spegnersi di morte natuale sul finale.

Ecco il book trailer con il Duka e due scagnozzi che ci fanno entrare nel clima della roma (sempre in minuscolo come nella copertina del libro) criminale, urbana, della realtà di strada, delle sottoculture, dei centri sociali, del movimento con quelle pistoline con il tappo rosso.





"fa schifo, romanzo indegno, anzi non è nemmeno un romanzo, un raccontino di malefatte" min 1:04 book trailer.


Edizioni: Agenzia X € 16 da copertina comprato da amazon (link sul banner sopra sui 10 €)

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